Il 5° Seminario Congregazionale sulla Pastorale dei Migranti e dei Rifugiati, organizzato dalle Suore Scalabriniane è alle porte e si terrà presso la sede del CELAM a Bogotà dal 5 all’8 marzo, con il tema: “In cammino con i migranti e i rifugiati con audacia e speranza” e il motto: “Pellegrine della speranza“. L’evento è basato sulla missione delle Suore Scalabriniane, che è il servizio evangelico e missionario rivolto ai migranti e ai rifugiati, specialmente ai più poveri e bisognosi, loro consacrano la loro vita a Gesù Cristo, secondo le esigenze del loro carisma.

La Chiesa riceve questo prezioso contributo ed è costruita in seno alla diversità dei carismi, per cui ogni carisma è concepito come un dono di Dio per consolidare la missione della Chiesa. Non c’è un carisma che esiste soltanto per sé o per un piccolo gruppo. Il carisma deve sussistere per servire la comunità, uomini e donne, amici e nemici. Il carisma delle Suore Scalabriniane è presente nel lavoro pastorale e nell’assistenza fornita ai migranti, ai rifugiati e alle persone in movimento.

La nostra comprensione in merito all’azione pastorale è la totalità dell’azione della Chiesa e dei cristiani, in base alla pratica di Gesù, per instaurare il Regno di Dio. La pastorale, quindi, è il servizio salvifico della Chiesa, il cui fondamento risiede nel piano universale della salvezza di Dio. In Gesù Cristo Dio ha affidato alla Chiesa la realizzazione di questo servizio come continuità,  il lavoro del pastore, che in questo modo, si rapporta costantemente con le due parti coinvolte nella storia della Salvezza: Dio e l’essere umano.

Per essere responsabile dinanzi a Dio e della sua rivelazione, la pastorale deve essere anche un servizio rivolto all’essere umano. Di origine biblica, la pastorale esprime l’amore di Dio rivelato nella storia di Israele. La cura divina si traduce nel fatto che egli conduce il popolo dalla schiavitù per condurlo attraverso il deserto. Questa azione è paragonata all’immagine del pastore che guida il gregge e le sue pecore (cfr. Sal 78,52). Per le Suore Scalabriniane, il lavoro pastorale per i migranti e i rifugiati viene svolto attraverso azioni concrete che cercano di accogliere, sostenere e promuovere il benessere spirituale e sociale di queste persone e delle comunità, che spesso si trovano in situazioni di vulnerabilità, in accordo con gli insegnamenti evangelici ed ecclesiastici. Il carisma riflette l’impegno a favore della solidarietà e la giustizia sociale, in primo luogo, per quanto riguarda le sfide affrontate dalle persone in movimento.

La cura pastorale per i migranti e i rifugiati non è monopolio di nessuna istituzione, sia essa pubblica, privata o religiosa. Le sfide coinvolgono diverse istanze appartenenti a governo, società civile, chiese, organizzazioni non governative, enti e movimenti sociali. E in questo contesto, dal 25 ottobre 1895, è presente la testimonianza delle Suore Scalabriniane, dei Laici Missionari Scalabriniani, dei volontari e dei collaboratori.

Il V Seminario è stato preparato contando sulla partecipazione dei vari servizi sviluppati dalle Suore Scalabriniane nei Paesi, dove loro sono presenti, oltre alle Suore, hanno contribuito laici, volontari e collaboratori. Il percorso preparatorio si è ispirato al metodo “vedere, giudicare e agire”, che è un approccio di processi di riflessione e presa di decisioni, prima di tutto, nei contesti sociali e pastorali. Ciò richiede di osservare la realtà, analizzare criticamente, formulare un giudizio e, infine, agire secondo i principi e i valori individuati durante il processo.

Per questa ragione, il programma del Seminario includerà dei momenti di presentazione della fase preparatoria, ma anzitutto, con un’analisi critica della realtà e delle prospettive di azioni. Sarà, senza dubbio, un momento di discernimento delle varie attuazioni, affinché il carisma delle Suore Scalabriniane possa essere sempre più in sintonia con gli eventi e le sfide attuali della migrazione e del rifugio. Lo Spirito divino, che guida la Chiesa e i suoi carismi, non ha bisogno delle nostre lodi, ma del nostro agire. Ed è dovuto a ciò e per questo che Lui ci offre gratuitamente i suoi doni e carismi. È un momento di ascoltare la sua voce negli eventi e nelle necessità che ci spingono a mettere in pratica il carisma delle Suore Scalabriniane, dove non esiste solo urgenza e bisogno, ma soprattutto vita e speranza.

La sfida è lanciata! Percorriamo una via verso nuove scoperte e azioni del carisma, contando sull’ausilio di quello Spirito caratterizzato da innovazione e libertà che non ha paura delle novità e dei passi mai fatti prima. La Chiesa e, di conseguenza la Congregazione delle Suore Scalabriniane, non è un corpo statico e cementato per tutti i tempi; al contrario, la Chiesa si rivela anche come un evento dello Spirito Santo: una comunità di persone impegnate per la causa di Gesù, sempre in cammino e in continuo rinnovamento, in modo tale che si possano creare delle attività secondo le necessità che emergono e i carismi esistenti, in particolare, delle Suore Scalabriniane.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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